Accarezzo la mia pistola. È fredda, liscia. L’ho comprata ieri ma è come se l’avessi avuta sempre tenendola con me. Il suo potere mi seduce. È piccola, ma letale. Le sue dimensioni non sono un ostacolo al suo compito. La metterò alla prova, fra un po’. Ho comprato anche dei proiettili. Ventiquattro. Molti di più di quanti me ne serviranno, ne basterà uno. Non è possibile sbagliare mira cosi da vicino. E poi, per sicurezza, mi guarderò allo specchio.
Che strano, adesso mi sembra tutto facile, non ho più dubbi né paura. È come se mi osservassi da fuori. Non soffro più. Sono tranquillo. No, non è la parola giusta. Sono freddo come la mia pistola: da quando sono riuscito a prendere questa decisione è come se non provassi più alcun sentimento. E questo, finalmente, è un gran sollievo. Il cammino che ho percorso non è stato liscio, tutt’altro. Solo…
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