Ecco le mie impressioni di lettura di “4 Billie”, romanzo che mi è piaciuto molto.
“4 Billie”, a mio parere, non ha niente di banale, a cominciare dal titolo. Titolo composto da un numero e da un nome, a cui il lettore è portato ad attribuire significati diversi durante lo svolgersi della storia fino a comprendere quello effettivo.
I due protagonisti sono entrambi giovani ed entrambi feriti dalla vita, in modo diverso, e in modo diverso cercano di reagire o, almeno, di sopravvivere. O, forse, nemmeno quello. Quando si incontrano, la madre di Billie è morta da poco, apparentemente suicidandosi. Jesse, che dovrebbe limitarsi a recuperare un’auto per conto dell’autosalone gestito dalla sua famiglia, si trova a voler scoprire la verità sulla morte della donna e, di conseguenza, a incontrare le persone che la conoscevano. Fra lui e Billie si instaura così un rapporto, una sorta di amicizia piena di contrasti: per entrambi infatti è difficile confidarsi, fidarsi, rinunciare alle difese alzate per proteggersi dal dolore. I due continuano a vedersi e a cercare di capire come sia morta davvero la madre di Billie e imparano a conoscersi e a tenere l’uno all’altra.
Come ho scritto sopra né la storia né la conclusione sono scontate, i personaggi sono ben disegnati, vivi e realistici; leggendo sembra davvero di vedere le scene descritte.
La narrazione è in prima persona, per la maggior parte l’io narrante è quello di Jesse, intervallato da brevi capitoli in cui è Billie a raccontare e quindi a fornire la sua visione delle cose.
A questo link la segnalazione e la sinossi del romanzo.
Mi hai incuriosito
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Per me è una buona storia. E poi sul blog parlo solo degli ebook che mi sono piaciuti…
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