Ho iniziato a leggere questo romanzo di Malvaldi, “Negli occhi di chi guarda”, scritto nel consueto stile toscano-ironico che contraddistingue questo autore, e mi sono imbattuta in una definizione che mi è piaciuta e che trovo calzante ovvero azzeccata.
Descrivendo due personaggi, uno medico e l’altra filologa, Malvaldi sottolinea come discipline che sembrano tanto lontane fra loro siano, in realtà, molto simili, se considerate con occhi oggettivi. È qualcosa di cui sono fermamente convinta anch’io e, anche per questo, riporto il breve brano in questione.
Margherita Castelli, come Piergiorgio, era una ricercatrice. Filologa romanza. Una disciplina umanistica, che a Piergiorgio sfuggiva, così come spesso agli umanisti sfuggono le discipline scientifiche. In realtà, frequentando Margherita, aveva capito che erano più o meno la stessa cosa, ma nella direzione opposta del tempo: lo scienziato cerca di chiarire cose che ancora non si sanno, l’umanista cerca di chiarire cose che ci siamo dimenticati.
Buon Natale amica mia! 🙂
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Grazie. Auguri anche a te. 🙂
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Grazie a te per la risposta e per i tanti commenti che hai lasciato sul mio blog! A proposito, ho sfornato un nuovo post: è una sorta di Best of del 2018… spero che ti piaccia! 🙂
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