Sono stata a vedere, al Teatro del Maggio di Firenze, l’opera “Rinaldo”, di Georg Friedrich Händel (1685 – 1759).
L’opera fu composta a Londra, voluta da Aaron Hill, l’impresario del Queen’s Theatre, che ne definì anche il soggetto; Händel dovette scriverla in tempi molto brevi, pertanto utilizzò vari suoi altri pezzi musicali. Il libretto, in italiano, fu scritto da Giacomo Rossi, un insegnante di italiano che viveva a Londra. La storia è tratta dalla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso; i personaggi coinvolti sono pochi anche se è presente una figura che nel poema non c’è: Almirena, figlia di Goffredo e promessa sposa di Rinaldo.
Nella prima (al Queen’s Theatre di Londra il 14 febbraio del 1711) Rinaldo – il protagonista – fu interpretato da Nicolò Grimaldi, un castrato molto famoso che nel 1718 si adoperò per far rappresentare l’opera a Napoli (in una versione modificata da Leonardo Leo).
La trama è piuttosto semplice: durante la prima crociata Goffredo di Buglione promette in sposa a Rinaldo, valoroso cavaliere, la figlia Almirena. I cristiani combattono contro i mori comandati da Argante che ha come amante la maga Armida; questa con i suoi incantesimi imprigiona Almirena nel suo castello e poi anche Rinaldo; Goffredo riesce a liberare entrambi grazie a un bastone magico datogli da un mago. Si svolge la battaglia finale e i cristiani fanno prigionieri Argante e Armida che si convertono al cristianesimo; Rinaldo e Almirena si sposano.
L’edizione a cui ho assistito mi è sembrata molto bella, con aspetti scenografici davvero notevoli (si tratta di un allestimento che è stato proposto per la prima volta nel 1985 ed è assolutamente fantastico). I personaggi si muovono su piedistalli dotati di ruote, alti più di un metro e spostate da figure in nero dal viso coperto; spesso sulle piattaforme ci sono cavalli (bellissimi destrieri) montati dai vari personaggi oppure navi. Il movimento che viene creato spostando questi piedistalli origina effetti scenici davvero superbi e rende in modo incredibile il senso delle varie scene, ad esempio quella della battaglia. Con il semplice movimento di un drappo vengono evocate le onde del mare e agitando i mantelli viene suggerito il vento. Sono consapevole che le mie parole sono decisamente insufficienti per descrivere le impressioni suscitate dalla regia e scenografia ma si capisce che sono rimasta affascinata, no? Purtroppo non ho foto perché in teatro non si possono scattare.
Gli interpreti mi sono sembrati tutti bravi (non che io sia un’intenditrice di voci) in particolare il controtenore che ha interpretato il ruolo di Rinaldo.
Artisti
Direttore – Federico Maria Sardelli
Regia, scene e costumi – Pier Luigi Pizzi
Assistente regista e Lighting designer – Massimo Gasparon
Rinaldo – Raffaele Pe
Goffredo – Leonardo Cortellazzi
Armida – Carmela Remigio
Almirena – Francesca Aspromonte
Argante – Adrea Patucelli –
Mago Cristiano – William Corrò
Donna/Due Sirene – Marilena Ruta e Valentina Corò
Araldo – Shuxin Li
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Qualche ulteriore informazione (al momento) potete trovarla a questo link: https://www.maggiofiorentino.com/events/rinaldo-3/
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