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Nella tana della volpe – Claudia Graziani * Segnalazione

Segnalo la pubblicazione, avvenuta nel giugno 2022, del romanzo “Nella tana della volpe” di Claudia Graziani. Si tratta della seconda opera di questa scrittrice, ed è in formato cartaceo, per i tipi di Porto Seguro Editore. Io lo (ri)leggerò presto.

Questa la quarta di copertina

Pedro nasce da una famiglia povera, in Perù. È considerato il figlio maledetto e si convince di esserlo a causa della vita terribile che conduce, lavorando negli ambienti più degradati della periferia di Arequipa. Ma Pedro ha dei doni nascosti: affinando i sensi estranei alla vista per inseguire al buio una volpe del deserto, viene a contatto con le sue emozioni intime al pari di un eremita. L’incontro con un musicista di strada gli insegnerà a esprimere il suo talento e quello con Milagros, una ragazza misteriosa, dotata di un grande bagaglio artistico-spirituale inespresso, illuminerà il suo passato e il suo presente. Gli incontri con la volpe, con il musicista di strada e con Milagros dimostreranno a Pedro che nessun uomo è maledetto, ma soprattutto che per far entrare dentro di sé il bene è necessario attraversare anche la sofferenza.

Claudia Graziani è insegnante di scuola primaria, appassionata di didattica, di letteratura, di musica corale e di culture straniere. Recensisce libri per il sito Sololibri.net e con Porto Seguro ha pubblicato il suo primo romanzo, Ruga dopo ruga (2021).

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Ruga dopo ruga “ * Segnalazione

Ruga dopo ruga” * Impressioni di lettura

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Una parola difficile: enantiodromia

un post che ha parecchie visualizzazioni…

Antonella Sacco

Incuriosita da alcuni post e commenti letti su Facebook (in un gruppo in cui si parla di libri) ho preso due saggi in biblioteca e ho iniziato a leggerne uno: Change – Sulla formazione e la soluzione dei problemi. Nel secondo capitolo, in cui continua a parlare di cambiamenti, introduce il concetto di enantiodromia. Riporto il brano in cui viene spiegato il significato di questo termine.

Questa strana interdipendenza degli opposti era già nota a Eraclito, il grande filosofo del cambiamento, che la definì enantiodromia. Il concetto fu ripreso da C. G. Jung che vide in esso un meccanismo psichico di fondamentale importanza: “Ogni estremo psicologico contiene celato in sé il suo opposto o sta in qualche modo in rapporto intimo ed essenziale con questo. (…) Non esiste usanza venerabile che, dandosi il caso, non si converta nel suo contrario, e quanto più estrema è…

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